Sono riuscito finalmente a trovare uno straccio di scrittura che chiarisce abbastanza bene la situazione:
"A causa di un Codice della strada pensato troppo per le auto e i camion e poco per le moto, ci troviamo con delle norme a volte contraddittorie, ma che in realtà non si prestano a troppi voli di fantasia per essere interpretate. Voglio dire che pur trovando contraddizioni da un articolo all’altro, in realtà il legislatore ha lasciato in giro tutte le mollichine per capire bene come stanno le cose. Anche se è faticoso. Anche se il risultato, poi, non ci piace, è anacronistico o fa ridere i polli: dura lex, sed lex. A questo si aggiunge la criticità del linguaggio burocratico-legale, dove spesso a una parola corrisponde l’opposto significato. Avvertenze: se non avete mai preso in mano un Codice di leggi, astenetevi dal cercare di capire sino in fondo le cose oppure fidatevi di chi ne sa più di voi: risparmierete brutte figure. Assicurato!
Il punto di partenza è che il Codice della strada contiene principalmente due serie di norme: quelle di omologazione e quelle di circolazione. Le prime sono quelle alle quali i costruttori si devono adeguare se vogliono mettere in vendita e in circolazione un loro veicolo; le seconde sono quelle alle quali gli utenti della strada devono sottostare per poter circolare. Sin qui ci siamo capiti?
Nel caso del PORTATARGA, l’art. 259 del Regolamento del Cds (rif art. 100 del Cds) dice vita, morte e miracoli della vostra targa e di come c@azzo deve essere messa, MA queste prescrizioni non sono per voi che andate in giro, BENSI’ per il costruttore che deve fare la moto e omologarla.
Chi dice allora che straminkia ci devo fare con la targa quando, dopo averla ritirata dal concessionario, mi viene il prurito alle mani e ho una voglia matta di spendere soldi in puttanate? Lo dice sempre il Cds, nell’art. 78 dicendoti che non puoi cambiare praticamente una sega sulla tua moto e ricordandoti che altri due articoli, il 71 e il 72, contengono altre norme su temi più specifici. CALMA, ci siamo. Nell’art. 71 il legislatore dice in parole povere: per sapere che cosa puoi fare vatti a vedere le spiegazioni nell’art. 227 del Regolamento e qui troviamo la sorpresa: “le caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli soggette ad accertamento sono quelle indicate nell’appendice V del presente titolo (il Codice in pratica). Echemminkiaè l’appendice V?.È l’elenco dettagliato di tutte le cose che non puoi toccare sulla tua c@zzo di motocicletta, tra cui, UDITE UDITE, al paragrafo G, comma A c’è scritto ALLOGGIAMENTO TARGA!!!! E porcaputtana ci voleva tanto a dirlo? Proprio così, il plasticone è espressamente nominato e purtroppo il legislatore non fa distinzione tra parafango, portatarga, cornice supporto e cazziemazzi vari!!!!
Però, però, tu lo puoi cambiare con un particolare omologato dal costruttore che lo vende come accessorio originale oppure omologato da un terzo dopo aver avuto nullaosta dal costruttore, che è l’unico depositario della fiche di omologazione originale.
Adesso, NESSUNO dei portatarga in commercio è omologato ed è legale."
E' abbastanza chiaro !?!?!
Detto questo speriamo che prima o poi qualcuno si degno di non rompere più le B.lle con ste cose
"A causa di un Codice della strada pensato troppo per le auto e i camion e poco per le moto, ci troviamo con delle norme a volte contraddittorie, ma che in realtà non si prestano a troppi voli di fantasia per essere interpretate. Voglio dire che pur trovando contraddizioni da un articolo all’altro, in realtà il legislatore ha lasciato in giro tutte le mollichine per capire bene come stanno le cose. Anche se è faticoso. Anche se il risultato, poi, non ci piace, è anacronistico o fa ridere i polli: dura lex, sed lex. A questo si aggiunge la criticità del linguaggio burocratico-legale, dove spesso a una parola corrisponde l’opposto significato. Avvertenze: se non avete mai preso in mano un Codice di leggi, astenetevi dal cercare di capire sino in fondo le cose oppure fidatevi di chi ne sa più di voi: risparmierete brutte figure. Assicurato!
Il punto di partenza è che il Codice della strada contiene principalmente due serie di norme: quelle di omologazione e quelle di circolazione. Le prime sono quelle alle quali i costruttori si devono adeguare se vogliono mettere in vendita e in circolazione un loro veicolo; le seconde sono quelle alle quali gli utenti della strada devono sottostare per poter circolare. Sin qui ci siamo capiti?
Nel caso del PORTATARGA, l’art. 259 del Regolamento del Cds (rif art. 100 del Cds) dice vita, morte e miracoli della vostra targa e di come c@azzo deve essere messa, MA queste prescrizioni non sono per voi che andate in giro, BENSI’ per il costruttore che deve fare la moto e omologarla.
Chi dice allora che straminkia ci devo fare con la targa quando, dopo averla ritirata dal concessionario, mi viene il prurito alle mani e ho una voglia matta di spendere soldi in puttanate? Lo dice sempre il Cds, nell’art. 78 dicendoti che non puoi cambiare praticamente una sega sulla tua moto e ricordandoti che altri due articoli, il 71 e il 72, contengono altre norme su temi più specifici. CALMA, ci siamo. Nell’art. 71 il legislatore dice in parole povere: per sapere che cosa puoi fare vatti a vedere le spiegazioni nell’art. 227 del Regolamento e qui troviamo la sorpresa: “le caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli soggette ad accertamento sono quelle indicate nell’appendice V del presente titolo (il Codice in pratica). Echemminkiaè l’appendice V?.È l’elenco dettagliato di tutte le cose che non puoi toccare sulla tua c@zzo di motocicletta, tra cui, UDITE UDITE, al paragrafo G, comma A c’è scritto ALLOGGIAMENTO TARGA!!!! E porcaputtana ci voleva tanto a dirlo? Proprio così, il plasticone è espressamente nominato e purtroppo il legislatore non fa distinzione tra parafango, portatarga, cornice supporto e cazziemazzi vari!!!!
Però, però, tu lo puoi cambiare con un particolare omologato dal costruttore che lo vende come accessorio originale oppure omologato da un terzo dopo aver avuto nullaosta dal costruttore, che è l’unico depositario della fiche di omologazione originale.
Adesso, NESSUNO dei portatarga in commercio è omologato ed è legale."
E' abbastanza chiaro !?!?!
Detto questo speriamo che prima o poi qualcuno si degno di non rompere più le B.lle con ste cose